Milazzo - dal 15 settembre 2017 con il tempo 9 ore 55, 09" il nuotatore di gran fondo Tndaro Ullo entra ristretto club della traversata a nuoto Vulcano - Milazzo. Alla vigilia qualunque fosse stato il risultato, sarebbe stato meritevole di elegio di tutti coloro che amano lo sport.
La gara in programma venerdi 8 - settembre 2017 era stata rinviata per peggioramento delle condizioni atmosferiche, la traversata Vulcano-Milazzo
La classifica è riservata ai protagonisti della traversata che si sono svolte nel tempo solo quelle eseguite a nuoto libero senza ausilio di mute, pinne e supporti di alcun genere.
Mentre per completezza dei dati e rispetto verso due atleti che hanno contribuito ad 'aprire la strada' a tutti gli altri, ricordiamo che la traversata è stata affrontata anche dal reggino Michele Rossetti nel 1975 (7.30'48" ma con muta e pinne) e dalloSqualo dello Stretto Nino Musciumarra, con sole pinne, il 15 Settembre 1979 all'età di 58 anni (8 ore 31'.07"). Non sono inseriti nella tabella che vedete qui sotto perchè è stato scelto di annotare in questo sito solo le traversate eseguite in nuoto libero senza ausilio di mute, pinne e supporti di alcun genere.
A stabilire un record concorrono delle condizioni che possono favorire l’impresa. Per tindaro Ullo - le correnti non hanno consentito al nostro nuotatore di scrivere il suo nome fra i primatisti. Ma ci hanno restituito un campione di altri tempi, che non ha voluto fermarsi nonostante le difficoltà incontrate, per non tradire la fiducia del suo allenatore, dei suoi compagni, di quanti speravano in lui… Bravo, Tindaro, sei forte lo stesso… sarà per un’altra volta
L'impresa di Nicosia, che resiste da ben 31 anni e che per tanti nuotatori messinesi è stato e continua ad essere una figura fondamentale, funzionerà pure da scintilla per innescare la lunga serie di traversate eoliane, "ispirate" da quella che resta - per risultato tecnico - la più grande di tutte.Il tempo di 5 ore e 27 minuti per percorrere i circa 23 km dall'isola di Vulcano al Capo di Milazzo resta un risultato di rilievo assoluto, e un record nel vero senso della parola. Il tempo di Golini viene superato di quasi un'ora.
Il commento del Dott Attilio Andriolo in qualità di Medico di bordo che ha commentato su Terminal:
"ci siamo resi conto che sarebbe stato difficile quando la media tenuta nei primi quattro chilometri e mezzo, coperti in un’ora, ha avuto una flessione. Ordinaria amministrazione, un calo preventivato dopo una partenza bruciante e un ritmo di ben 73 bracciate al minuto! Alla pausa per la prima alimentazione, in acqua, ne ha fatto seguito una seconda sosta, per bere, e integrare i liquidi che con il passare del tempo venivano eliminati. Dopo due ore la distanza percorsa era stata di 7.5 km; in media un chilometro ogni venti minuti, mentre quella generale si attesta a 16 minuti al chilometro, dai poco più di 13 del primo chilometro.".
Dai frequenti collegamenti con le barche SHARK e PREDATOR, che seguono il nuotatore milazzese e a bordo della quali ci sono le cronometriste Irene Ridolfo e Angela Mangraviti,
ci accorgiamo v cheTindaro Ullo sta incontrando qualche difficoltà.
Le soste per alimentarsi indicano una non perfetta condizione fisica, e questo fatto pregiudica un risultato finale esaltante, sul quale avevamo puntato al momento della partenza avvenuta stamattina alle ore 6.50 da Vulcano.
Si spera nel gioco delle correnti per recuperare il tempo perduto, e per confidare in un’agevolazione della nuotata del nostro campione. Nulla di tutto questo: le tre ore registrano un responso che non lascia spazio ad alcuna speranza di avvicinarsi al primato dell’altro milazzese, suo maestro ed allenatore: solo poco più di due chilometri.
Se dovessero mutare le correnti, rimane l’obiettivo di un tempo di tutto rispetto, fortemente atteso da chi lo segue anche da casa
Anche in questa occasione molte le testimonianze social , sopratutto Fb
I minuti scorrono inesorabili, vanificando le bracciate vigorose che Tindaro imprime. Avanzamento fortemente contrastato, anche se la costa milazzese è lì, di fronte… Obiettivo, scendere sotto le otto ore. Nemmeno quello viene raggiunto, e a nulla valgono le incitazioni di Cristina Faranda, che vede il suo compagno di società lottare strenuamente ma invano, e procedere solo di poco sprecando tutte le sue energie. Al limite delle forze, arriva esausto a Milazzo, distrutto dalla fatica ma soprattutto da correnti contrarie che hanno reso impossibile il suo tentativo. Avrebbe potuto benissimo rinunciare, ma proprio nei momenti di maggiore difficoltà, durati per ore ed ore, Tindaro Ullo ha lottato stoicamente senza tuttavia coronare il suo sogno: l’obiettivo di portare a termine la traversata è riuscito, anche se il tempo, 9 ore e 55 minuti, lo penalizza fortemente! Avevamo detto che qualunque fosse stato il risultato, sarebbe stato meritevole dei nostri applausi e di tutti coloro che amano lo sport; come avevamo detto anche che a stabilire un record concorrono delle condizioni che possono favorire l’impresa. Oggi le correnti non hanno consentito al nostro nuotatore di scrivere il suo nome fra i primatisti. Ma ci hanno restituito un campione di altri tempi, che non ha voluto fermarsi nonostante le difficoltà incontrate, per non tradire la fiducia del suo allenatore, dei suoi compagni, di quanti speravano in lui… Bravo, Tindaro, sei forte lo stesso… sarà per un’altra volta!
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