Presentata presso la sala a vetri di Milazzo la maglia dell'Interista Manuel Icardi per ricordare Marco Salmeri
Presentata ufficialmente sabato 25 marzo 2017, alle ore 18, presso la sala a vetri del Paladiana di Milazzo la maglia autografata dell'attuale capitano dell'Inter :Manuel Icardi,firmata anche dall'ex capitano della squadra nerazzura Javier Zanetti, con dedica a Marco Salmeri. Qualche mese fa ci eravamo occupati di descrivere i momenti dell’incontro del Presidente del Cit Turin Angelo Frau, con i genitori di Marco Salmeri. Marco è stato un calciatore del Milazzo e del Due Torri in provincia di Messina, che è morto all’età di 22 anni a causa di un incidente stradale.
Il presidente Angelo Frau, sapendo che Marco era tifoso dell’Inter, aveva promesso a mamma e papà Nino Salmeri di fare avere la maglia autografata di capitan Mauro Icardi.Quella maglia debitamente firmata è stata consegnata alla famiglia Salmeri nel corso della gara di campionato Torino-Inter dello scorso 18 marzo 2017 finita 2-2 Ieri il gruppo promotore , il Dott Attilio Andriolo assieme alla famiglia Salmeri, in collaborazione dell'amministrazione comunale di Milazzo hanno indetto una giornata per parlare di calcio giovanile, di miglioramento delle strutture sportive di base e la valorizzazione dei nostri giovani. Nel corso dell'incontro è stata presentazione ufficiale la maglietta del campione Interista con dedica a Marco Salmeri.
Su Marco, senza cadere in retorica o altro, chi lo conosceva sa che era un ragazzo di un’altra pasta. Incominciò nel settore giovanile del Gs Papino (campo della parrocchia SS Crocifisso). Poi su iniziativa del Sig Atella che rilevò tutto il settore giovanile delle squadra Parrocchiale (nel frattempo divenuta Gi.Fa), ricomincia la storia di quella Nuova Milazzo che raggiungerà il traguardo che gli sportivi e la Città aspettava , la lega Pro.
Il presidente Angelo Frau, sapendo che Marco era tifoso dell’Inter, aveva promesso a mamma e papà Nino Salmeri di fare avere la maglia autografata di capitan Mauro Icardi.Quella maglia debitamente firmata è stata consegnata alla famiglia Salmeri nel corso della gara di campionato Torino-Inter dello scorso 18 marzo 2017 finita 2-2 Ieri il gruppo promotore , il Dott Attilio Andriolo assieme alla famiglia Salmeri, in collaborazione dell'amministrazione comunale di Milazzo hanno indetto una giornata per parlare di calcio giovanile, di miglioramento delle strutture sportive di base e la valorizzazione dei nostri giovani. Nel corso dell'incontro è stata presentazione ufficiale la maglietta del campione Interista con dedica a Marco Salmeri.
Su Marco, senza cadere in retorica o altro, chi lo conosceva sa che era un ragazzo di un’altra pasta. Incominciò nel settore giovanile del Gs Papino (campo della parrocchia SS Crocifisso). Poi su iniziativa del Sig Atella che rilevò tutto il settore giovanile delle squadra Parrocchiale (nel frattempo divenuta Gi.Fa), ricomincia la storia di quella Nuova Milazzo che raggiungerà il traguardo che gli sportivi e la Città aspettava , la lega Pro.
Quindi, il nome di Marco è fortemente legato alla storia del calcio mamertino, assieme a tanti altri protagonisti di quella stagione, con le due consecutive vittorie di campionati e il passaggio in lega Pro. E' Mister Antonio venuto, il condottiero ed un manipolo di giovani talenti locali e non, con Marco Salmeri, capitan Camarda , Orioles, Lo Presti e tanti altri bravi calciatori.
Diverso è il discorso dei nostri giovani calciatori costretti al pendolarismo sportivo che influisce molto sulla loro vita, durante la settimana gli orari sono ciò che regola e scandisce la loro giornata. La vita sociale è quella che ne risente di più. Potremmo parlare di grandi eventi sportivi in città , ma tutto questo passa migliorando gli attuali campi sportivi di base.
Oggi nell'ambito sportivo e in particolare nell'universo calcistico di casa nostra, la nostra città registra una disaffezione dei tifosi verso la società che milita in eccellenza, sicuramente frutto di diversi fattori.Qui si tratta di lavora per unire, per ricompattare un ambiente che negli ultimi anni è stato spesso attraversato da tensioni, divisioni, polemiche laceranti, aspre contestazioni.
Eppure in giro c'è qualcuno che s'inventa qualcosa, è il caso dell'Asd Ultrattivi ad Altamura, dove l'intero controllo della squadra è affidata agli ultras. Dove si sta sperimentando – una diversa visione dello sport, alimentata dalla fantasia e dall'aggregazione spontanea.
Gestire la propria squadra del cuore: intervenire nelle strategie del calciomercato, seguire gli allenamenti, parlare quotidianamente con i propri beniamini, e poi al giovedì fare la formazione per la partita decisiva. E’ il sogno di ogni appassionato di calcio, inutile negarlo. E adesso è realtà, senza più ricorrere a surrogati come giochi manageriali su pc o fantacalcio: ad Altamura – cittadina in provincia di Bari, famosa per il suo pane –, dove nel 2009 è nata l’Asd Ultrattivi Altamura.
Il progetto è ambizioso e, dopo un paio d’anni di rodaggio, comincia a decollare. Prende corpo con un’organizzazione da far invidia ai top club italiani: un sito internet
all’avanguardia, dove tra statistiche, video e resoconti di allenamenti e partite gli Ultrattivi possono davvero interagire con giocatori e staff tecnico; un ufficio stampa professionale e persino un piano personalizzato di merchandising. Sono questi gli strumenti attraverso cui l’utopia di partecipazione democratica applicata al calcio diventa realtà. Con in testa un modello illustre di alcun importanti Club spagnoli.
Provare per credere: è sufficiente andare sul sito ufficiale della squadra (www.altamuracalcio.it) per iscriversi ed entrare a far parte della grande community degli ultra-attivi. Per diventare “tifoso attivo” bastano 24 euro all’anno: una volta effettuata l’adesione, è possibile ogni settimana scegliere sul web il proprio undici ideale; la formazione più votata entra in ballottaggio con quella fatta dall’allenatore, e tra le due quella che raccoglie il maggior numero di preferenze va in campo alla domenica. Nel corso della stagione è successo solo in tre occasioni che vincesse la formazione “alternativa”, ma con uno score lusinghiero: due vittorie ed un pareggio.
Versando invece una quota di 100 euro annuali, si diventa “presidente attivo“, e ci si garantisce il diritto di partecipare alle assemblee dei soci (circa una ogni tre mesi). Tutte le decisioni più importanti vengono prese qui, a livello comunitario: dal tesseramento dei giocatori alla fiducia all’allenatore, dalla scelta delle maglie all’approvazione del bilancio. La voglia di partecipazione è tanta, e così sono oltre diecimila gli utenti registrati sul sito: tra questi, ci sono già mille “tifosi-attivi” e duemila “presidenti-attivi”. Che seguono le imprese dei biancorossi di Altamura da ogni parte della Puglia, dell’Italia e persino d’Europa.
Le possibili obiezioni – problemi per le “interferenze” sulle decisioni dello staff tecnico, anarchia dovuta all’assenza di una dirigenza propriamente detta, conflittualità interna fra i tifosi – vengono spazzate via dai risultati: per il prossimo anno i dirigenti sono convinti di segnare un utile sul bilancio, oltre ai 50mila euro che serviranno per affrontare la stagione;
Per adesso i pugliesi sognano: in una regione, la Puglia e anche noi siamo messi mali , dove il calcio rischia di scomparire tra scandalo scommesse, crack finanziari e atavica mancanza di investitori, loro potranno dirsi artefici della propria fortuna.
E poi hanno realizzato un sogno: si dice da un pezzo che gli italiani sono un popolo di santi, poeti ma soprattutto allenatori; beh, gli altamurani lo sono per davvero. E, a quanto pare, se la cavano alla grande. Allora, perchè non provare.
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