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Dal Tavoliere settentrionale della Puglia, alla Città dei Mille e le camicie rosse nella grande Battaglia di Milazzo


Dal Tavoliere settentrionale delle Puglia alla Città dei Mille.(delle camicie rosse nella grande Battaglia di Milazzo)


Rufini: "San Severo è nel mio cuore. A Milazzo per lasciare il segno"L'intervista all'ex San Severo
25 Marzo 2017 alle 11:32 - 

Danilo Rufini, ex giocatore ed ex allenatore di San Severo e Apricena, sta provando a realizzare una nuova impresa, questa volta alla guida del Milazzo, squadra di Eccellenza siciliana. Subentrato alla settima di campionato, quando la squadra aveva il morale sotto i tacchi e una classifica non delle migliori (8 punti in 6 giornate), ha portato la squadra dritta in zona play-off, con l'amaro in bocca per non essere riusciti a difendere un primo posto raggiunto poche settimane fa. 
"Un miracolo calcistico? - commenta Rufini - Poteva esserlo se, due settimane fa, avessimo mantenuto il primo posto recuperando più di 10 punti di svantaggio. Ora diciamo che rientriamo negli obiettivi prefissati. Al mio arrivo i play-off sembravano un miraggio non solo per via dei risultati negativi ma soprattutto per la situazione mentale della squadra. E' stato fatto un grandissimo lavoro. Nelle mie prime 15 partite, abbiamo vinto 13 volte e abbiamo raggiunto e perso una finale di Coppa Italia al 96' minuto. Poi un piccolo calo c'era da aspettarselo. Peccato perché poteva essere veramente un miracolo. Ora l'obiettivo è provare a vincere i play off".


Sul suo futuro: "Restare anche l'anno prossimo? Questo non si sa. Sto bene, il posto è bellissimo. Per ora voglio centrare i miei obiettivi e lasciare un qualcosa di positivo come ho fatto in tutti i posti dove ho giocato e allenato. La mia intenzione al mio arrivo era quella di fare bene per porre le basi per il futuro. Se la società sarà contenta di quello che farò, perché no. L'importante è avere chiari gli obiettivi da subito e programmare organizzando ogni cosa nei minimi dettagli. Quando non si parte con il piede giusto, poi si è costretti a correggere il tiro a stagione in corso, e diventa tutto più difficile".


Un pensiero poi sul suo amato San Severo: "San Severo è nel mio cuore. Lì ho concluso la mia carriera da calciatore e ho iniziato quella di allenatore, grazie all'intuizione di Dino Marino e Antonello Bisceglie. Insieme abbiamo portato la squadra dalla Promozione alla serie D in due anni consecutivi costellati di successi. Adesso la società ha acquisito più certezza, è più organizzata ed è diventata una realtà. Purtroppo negli ultimi tre anni si ambisce a qualcosa di più di una semplice salvezza, spendendo cifre importanti, per poi dover raggiungere la salvezza all'ultimo respiro. Anche quest'anno, nonostante il ds emergente e valido Pierluigi Marino avesse allestito una squadra da play-off, la squadra sta faticando per centrare la salvezza. L'obiettivo sono sicuro che sarà centrato, ma sarà comunque una stagione deludente. Tifo San Severo e mi auguro che negli anni a venire si centrino obiettivi migliori".

Antonio Di Caterina


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