Real Rometta
in eccellenza
A volte i sogni diventano realtà!
Per effetto
del risultato Gangi – Marina di Ragusa 0-2 (andata 1-2) gara di – ritorno
18/04/18 il
Real Rometta
(già qualificata per esclusione dello Sporting Priolo)
disputerà la
finale: Marina di Ragusa vs Real Rometta. finalissima in programma il prossimo 6
Maggio 2018 a Palermo al Cus Stadium
La finale
Marina di Ragusa – Real Rometta. ha, a questo punto, il valore di una Kermesse
Sport per il fatto che Marina di Ragusa ha gia vinto il campionato e promossa
in Eccellenza
Il successo
del Real Rometta in Coppa Italia, ci porta stasera a gioire sportivamente, per
un traguardo insperato alla vigilia, ma che nel corso delle varie fasi del
torneo, è diventata sempre più avvincente, con la squadra che ha preso
coscienza dei propri mezzi raggiungendo meritatamente la finalissima del 6
Maggio a Palermo, dove incontrerà la corazzata Marina di Ragusa che ha bissato
la vittoria dell’andata vincendo a Gangi per 2 - 0, spalancando così di fatto
le porte dell’Eccellenza al Real Rometta, traguardo storico per la cittadina
romettese che sul campo si è guadagnata una fetta di notorietà, con grande
pregio e caparbietà.
Se non fosse
una storia vera potremmo trovarci davanti a una favola e chiedere soccorso al buon
vecchio Hans Christian Andersen.
E' precisamente raccontare ancora una volta la storia a tutti nota del brutto anatroccolo, che in tutto il campionato girone c di quest’anno è stato quasi sempre trattato come l’ultimo degli sfigati (perché era grigio e spelacchiato, né sapeva fare le uova come le galline, né men che meno poteva pavoneggiarsi facendo la ruota).
Ma che in seguito, giunta per lui la luminosa stagione della Coppa Italia, scoprì specchiandosi per caso di essere un fighissimo cigno, proprio uguale ai magnifici animali che gli era capitato per caso di ammirare.
E' precisamente raccontare ancora una volta la storia a tutti nota del brutto anatroccolo, che in tutto il campionato girone c di quest’anno è stato quasi sempre trattato come l’ultimo degli sfigati (perché era grigio e spelacchiato, né sapeva fare le uova come le galline, né men che meno poteva pavoneggiarsi facendo la ruota).
Ma che in seguito, giunta per lui la luminosa stagione della Coppa Italia, scoprì specchiandosi per caso di essere un fighissimo cigno, proprio uguale ai magnifici animali che gli era capitato per caso di ammirare.
La storia del
calcio – ricordano in questi giorni i più ottimisti tra noi – è piena di fiabe
simili a quella del brutto anatroccolo. Basti pensare all’Italia di Bearzot che
fece schifo, pena e pietà per tutta la prima fase dei Mondiali dell’82. E poi
invece andò a vincerli mettendo in riga sapientoni del calcio del calibro di
Argentina, Brasile e Germania.
Real
Rometta - benvenuta in eccellenza con gli auguri di una lunga permanenza.
Perché il brutto anatroccolo puo ancora stupirci?
N.1 con tutta la sua adolescenziale malagrazia, porta già in sé fin dall’inizio il patrimonio genetico del cigno che sarebbe diventato;.
N. 2, perché miracolose metamorfosi come quella narrata in questa dolcissima fiaba non a caso avvengono spesso in campionati che si giocano come se non ci fosse un domani. O per i quali, per meglio dire, un domani non c’è davvero.
N.1 con tutta la sua adolescenziale malagrazia, porta già in sé fin dall’inizio il patrimonio genetico del cigno che sarebbe diventato;.
N. 2, perché miracolose metamorfosi come quella narrata in questa dolcissima fiaba non a caso avvengono spesso in campionati che si giocano come se non ci fosse un domani. O per i quali, per meglio dire, un domani non c’è davvero.