"Dove va il Calcio ? è stato il tema di un interessante convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Palazzo D’Amico di Milazzo,
"Dove va il Calcio ? è stato il tema di un interessante convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Palazzo D’Amico di Milazzo, trasmesso anche in diretta social, ha offerto spunti a beneficio di una profonda riflessione su quanto sta accadendo nel mondo professionistico del pallone.
Un calcio visto con gli occhi di chi – una volta tanto – non vuole considerare i fatti squisitamente tecnici, ma i motivi per i quali tutto appare così carente nei risvolti etici che sembrano proiettati verso la deriva dei valori sportivi e umani. Tra ludopatia, eccessivi nervosismi immotivati, cadute di stile in sede di conferenze stampa e becere ricadute sul razzismo,
Proprio il calcio, disciplina sportiva che si pratica in tutto il mondo e la gioia (e dolori) che si provano nel tifare il proprio beniamino o la propria squadra del cuore sono emozioni che trascendono la cultura e la geografia.
Uno sguardo più attento, però, rileva come le cose non stiano esattamente così e quanto ampio sia il solco che separa la narrazione sportiva dalla realtà quotidiana.
Ciò di cui si avverte l’esigenza è dunque un confronto onesto sul potenziale della pratica sportiva, sui suoi limiti e sulle sue attuali criticità che, prima di tutto debbono fare calciatori , Dirigenti , Club e Federazione e ciò che ruota attorno.
Solo così sarà possibile ridurre la distanza tra parola e azione, rendendo lo sport sempre più una palestra educativa nella quale allenare il corpo e lo spirito di quanti vi si dedicano.
Dal nostro punto di vista di italiani ed europei, però, potremmo essere fuorviati nel pensare quali siano gli sport più seguiti, o quelli più praticati. Nel mondo, infatti, i gusti sono variegati e dipendono dalle varie culture e tradizioni, anche se l’amore per lo sport è univoco e onnipresente.
Quando si parla (o si scrive) di sport, sembra quasi scontato fare riferimento ai valori che tale pratica è in grado di promuovere e all’efficacia con la quale riesce a favorire dinamiche di inclusione sociale.
In Italia sono 4,6 milioni i praticanti, 1,4 milioni i tesserati per la Figc, quasi 570mila le partite ufficiali disputate ogni anno, di cui il 99% di livello dilettantistico e giovanile. Tutto questo lo rende evidentemente anche la grande passione degli italiani: sono 32,4 milioni le persone che si dichiarano interessate a questo sport. Un sistema che continua, inoltre, a rappresentare il principale contributore a livello fiscale e previdenziale del sistema sportivo, con quasi 1,2 miliardi di euro generati solo dal calcio professionistico (in crescita del 37% tra il 2006 e il 2016) e un’incidenza del 70% rispetto al gettito fiscale complessivo generato dal comparto sportivo italiano. Notevole anche l’impatto socio-economico del calcio italiano che risulta pari nel 2017-2018 ad oltre 3 miliardi di euro (dati evidenziati da un programma di studio sviluppato in partnership con la UEFA: SROI - Social Return on Investment Model) numero che tiene presente l’indotto economico, sociale e sanitario.
Ovunque sul globo, infatti, si trovano appassionati, tifosi e scommettitori (se cerchi info sulle scommesse sportive .
In Italia, come molti possono immaginare, lo sport più seguito è il calcio, seguito da basket, pallavolo, tennis e motori.
Nel resto d’Europa più o meno la situazione è la stessa, a grandi linee, con i motori che sono un po’ meno popolari e la comparsa di altri sport come rugby e hockey, ma anche baseball. Nel mondo nel suo intero però le cose sono un po’ diverse; andiamo a vedere direttamente la classifica:
Calcio. Al primo posto troviamo il calcio, il cosiddetto football europeo, che è seguito da circa 4 miliardi di persone in tutto il mondo, in pratica un essere umano ogni due.
bilancio integrato figc
Il calcio italiano genera 4,7 miliardi ma 1,2 vanno al Fisco
È di 4,7 miliardi di euro il fatturato diretto generato dal calcio tricolore che corrisponde al 12% del Pil del football mondiale. Sono alcuni dei dati più significativi che emergono dal Bilancio integrato 2018 della Figc
Con 4,7 miliardi di euro, ovvero l’ammontare del fatturato diretto generato dal settore, l’Italia produce il 12% del Pil del calcio mondiale. È uno dei dati più significativi emersi dal Bilancio Integrato 2018 della Figc, la rendicontazione annuale della Federcalcio, evoluzione del Bilancio Sociale, che illustra i principali programmi strategici della Federazione, il loro potenziamento e i risultati raggiunti nel 2018, con particolare riferimento all’efficienza organizzativa interna, alla sostenibilità e alla trasparenza, nonché alla valorizzazione della dimensione sportiva e giovanile, alle azioni relative al settore del calcio professionistico e dell’impiantistica sportiva, anche attraverso la rivisitazione delle norme e dei regolamenti.
Per quanto riguarda la pratica, visto che lo sport è bello seguirlo ma è anche bello praticarlo, la situazione è un po’ diversa e più simile a come ce l’aspetteremmo. Ecco la classifica degli sport più praticati al mondo:
1. Calcio
2. Basket
3. Tennis
4. Pallavolo
5. Rugby 10.
6. Baseball
7. Golf
8. Hockey
9. Ping-pong
10. Cricket
Chiudiamo nel ringraziare gli organizzatori e i partecipanti al convegno di Palazzo D'Amico - soltanto per la voglia, senza tempo, di sognare correndo dietro a un pallone o incaricando un nostro idolo di farlo per noi.
Il dilemma é : Il calcio romantico non è mai esistito ? La passione, quella sì, è romantica di sicuro”
L’evento, che è stato moderato dal giornalista Salvino Cavallaro e dal presentatore Tv di AM – Antenna Mediterranea Francesco Anania – si è avvalso della presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Milazzo Dr. Antonio Nicosia (il sindaco Pippo Midili non ha potuto partecipare per impegni di lavoro) il Dr. Leonardo La Cava (Presidente Provinciale FIGC) Antonio Argento (Presidente AIAC Associazione Allenatori) Pippo Gitto (ex calciatore del Milazzo) e in videochiamata Claudio Minoliti ( Giornalista Scrittore e autore del libro “Puskas, il campione dei due mondi”, Mauro Zampollini (ex calciatore e allenatore) Nicola Galloro ( Avvocato, giornalista, radiocronista calabrese). A completare la partecipazione c’è stato anche il presidente della Teseo cultura, Dr.Attilio Andriolo, il quale ha messo in evidenza un excursus dettagliato dei vari momenti di denunce legali e sportive che si sono succedute durante l’arco degli anni nel mondo del calcio.
Commenti
Posta un commento