Una partita di calcio per esaltare i valori più autentici dell’integrazione sociale in occasione della Festa del Rifugiato.
Una partita di calcio per esaltare i valori più autentici dell’integrazione sociale in occasione della Festa del Rifugiato.
Piacevole momento di integrazione sociale al campo di calcetto Caracocci di Barcellona realizzato dalla Coop Sociale “Badia Grande” di Trapani, affidataria per la gestione dei progetti MSNA nei Comuni di Milazzo e di Barcellona.
E’ stato infatti promosso un incontro di calcio che ha visto protagonisti i ragazzi ospiti delle strutture.
La cooperativa sociale Badia Grande nasce nel 2007 e rivolge prioritariamente la sua attività ai servizi di accoglienza e integrazione degli immigrati gestendo, negli anni, Hotspot, CARA, CAS, centri di espulsione e rimpatri quali CIE E CPR, e progetti FAMI di primissima accoglienza ad alta specializzazione rivolti a MSNA; gestisce progetti di seconda accoglienza SAI per adulti in vari Comuni delle province di Trapani, Palermo e di Messina. Da alcune settimane è tornata a gestire l’Hotspot di Lampedusa; svolge la sua attività anche in progetti rivolti ai disabili, alla vulnerabilità, ai minori del territorio con diversi servizi, anche nelle scuole.
“Oltre i confini: storie e racconti per conoscere l'altro” «Sono essere umani che hanno avuto la sfortuna di non potere rimanere nel loro Paese, costretti ad andare via a causa di guerre, persecuzioni, fame, cambiamenti climatici. Fatti determinati dal mondo occidentale, che ha colonizzato e sfruttato quei territori. Per questo riteniamo che l’Europa debba prendersi la responsabilità di accogliere queste persone, di dare loro la possibilità di vivere una vita dignitosa».
Alla giornata hanno partecipato anche gli assessori Pasquali Impellizzeri (politiche sociali) e Antonio Nicosia (Sport) ed il responsabile dei servizi sociali Filippo Santoro.
I due amministratori, nel corso della premiazione, hanno espresso soddisfazione nel vedere realizzati, secondo il linguaggio dello sport, dei veri processi di inclusione e di promozione sociale. Attraverso il rispetto delle regole agonistiche e la determinazione del gioco di squadra – hanno detto – si potenziano infatti le relazioni ed i rapporti tra i giovani ed il territorio nel quale interagiscono.
Un contributo anche dal dott. Santoro che ha ricordato come questi giovani lasciano il proprio mondo e si ritrovano “soli”. Ecco perché è necessario creare dal basso una Società equa ed inclusiva che possa determinare, per i circa 12.000 minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, condizioni di sviluppo e di crescita.
Con il Il progetto Su.Pr.Eme - che punta a contrastare lo sfruttamento dei migranti. anche Milazzo è protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate“)
Un iniziativa che coinvolge diversi comuni della provincia messinese, con gli operatori del progetto che hanno viaggiato di città in città a bordo di un camper. Tra i comuni coinvolti anche Barcellona Pozzo di Gotto e Terme Vigliatore. Insieme ai rappresentanti del progetto anche diversi specialisti in ambito medico, sociale, psicologico e specialisti della mediazione culturale.
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